DECALOGO
DEL VOLONTARIO
- Essere presente nel giorno della settimana stabilito. Fornire una presenza costante e non saltuaria. Rispettare gli orari; non abbandonare il servizio prima dello scadere dell’orario; trascorrere l’orario di servizio nel reparto assegnato. Se si presenta la necessità di cambiare giorno o orario, prendere accordi con il responsabile.
- Indossare il camice pulito e ordinato, esibire il cartellino di identificazione. I volontari debbono omologarsi ai canoni estetici e operativi di Avo.
- Rispettare scrupolosamente le norme igieniche fondamentali e quelle specifiche del luogo di servizio. Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone all’inizio e al termine del servizio; non appoggiare effetti personali sui letti; indossare i guanti nella fase di alimentazione o di contatto.
- Astenersi da azioni o servizi tecnici sanitari. Eventualmente prestare interventi diretti solo dopo avere avuto autorizzazione dal personale sanitario.
- Non indagare su fatti privati del paziente. Non inquisire sullo stato di salute e su aspetti personali o riservati.
- Mantenere la totale riservatezza su qualsiasi informazione privata appresa in servizio.Qualora il volontario venisse a conoscenza di fatti importanti, anche se cruciali per il benessere del paziente, deve consultarsi con il responsabile prima del suo utilizzo.
- Non proporre conversazioni su argomenti sensibili (religiosi, politici). Mantenere la neutralità e la tolleranza su espressioni dogmatiche o faziose.
- Dare al paziente costantemente rispetto, considerazione e partecipazione. Dare del lei, rivolgersi usando(se noti)il cognome e nome; mantenere la relazione su un piano di parità.
- Offrire collaborazione ai colleghi in turno e disponibilità al personale sanitario.Per prestare un servizio qualificato oltre ad una buona preparazione professionale è indispensabile un atteggiamento cooperativo e generoso.
- La specificità del volontario è la presenza e l’ascolto. Presenza: esserci con la mente e con il cuore, con il desiderio di partecipare e condividere la sofferenza. Ascolto: sollecitare con rispetto e pazienza, l’altro a parlare,consentendogli di esprimersi con le sue parole, i suoi tempi; senza interrompere, senza sovrapporsi ed astenendosi dal parlare di sé.